5 agosto 2006


Scrivo dalla Nabucodonosor

Ogni giorno trascorro del tempo a leggere informazioni di vario genere su internet. Nella maggior parte dei casi alla fine della lettura ho la nausea e la voglia di uccidere qualcuno. Fortunatamente sono abbastanza equilibrato da incavolarmi solo a parole su fatti e opinioni. Quelle rarissime volte che incrocio il telegiornale mentre solo a tavola per la cena, mi capita di inveire contro la televisione per esprimere il mio dissenso. Altre volte credo di vivere nella Nabucodonosor, la nave guidata da Morpheus nel film Matrix. Mi sembra di vedere un mondo irreale fatto di mensogne e falsitĆ  al di fuori da ogni logica, tutto questo nella piĆ¹ totale accondiscendenza delle persone. Nessuno sembra lamentarsi di quello che succede, come se avessero l'acqua nel cervello, queste persone vivono in un mondo ovattato, soffuso, come in una discoteca piena di fumo artificiale. Sfogliando i miei blog preferiti ieri ho letto un articolo di Toni Capuozzo, pubblicato sul Foglio, il "giornale" di Giuliano Ferrara. Non voglio dare giudizi sul filo-neo-conservatore-sionista Ferrara, mi vorrei soffermare invece sull'articolo dell'espertissimo giornalista di guerra Toni Capuozzo. L'inviato del TG5, infatti da anni sui campi di battaglia, come dice lui, affronta un argomento a dir poco triste, con delle insinuazioni raccapriccianti. L'articolo parla della recentissima strage di Cana, nella ormai nota aggressione di Isralele al Libano. L'esperto di guerra contesta la versione dei fatti riportata delle cronache, dicendo che questo attentato potrebbe essere tutta una messa in scena. I bambini morti sono stati messi in quel posto successivamente alla deflagrazione dei missili israeliani e i soccorritori indossano abiti troppo puliti per aver attivamente preso parte alle ricerche fra le macerie. Non voglio scrivere una sola riga in piĆ¹ su queste constestazioni, oltretutto Human Right Watch, organizzazione di non contestato livello internazionale, era sul posto subito dopo l'attentato, constatando le vittime civili di quei missili. Vorrei invece soffermarmi un po' su queste affermazioni cosƬ prive di senso e di umanitĆ . Certamente ne io ne altri conoscono alla perfezione i fatti di questa tragedia, ma non riesco ad essere cosƬ cinico davanti a delle foto autentiche di corpi dilaniati e bambini senza arti. Inoltre il palazzo abbatutto non era la sede, la postazione, nemmeno un buco di passaggio dei cosƬ temuti Hezbollah, da giustificare cosƬ tante bombe da uccidere civili inermi. Anche Israele ha affermato che non c'era la presenza di soldati e questo attacco si ĆØ dimostrato un errore di valutazione.Certo bastano le scuse ufficiali e tutto torna alla normalitĆ . Basta un po' di colla per rimettere insieme il palazzo e un miracolo per far rivivere decine di morti. Purtroppo non ĆØ cosƬ semplice. Israele si difende dicendo che la popolazione civile era stata avvertita con dei volantini prima dell'imminente attacco. Questa cosa rasenta il ridicolo. Pensate se un bel giorno io andassi sotto un palazzo di 10 piani e mettessi dei volantini nella cassetta delle lettere con su scritto: "Attenzione, domani ora pranzo, evacuare l'edificio a causa di bombardamento a grappolo con armi all'uranio impoverito. Causa presunta presenza di attentatori terroristici all'interno. Ci scusiamo per il disturbo." Voi come la prendereste ammesso che leggiate il volantino in un paese giĆ  devastato dalle bombe? Oltretutto Toni Capuozzo ha fatto questa analisi da una postazione in Israele senza recarsi come testimone oculare a Cana. Mi sembra un po' troppo facile e superficiale per una persona che fa questo lavoro, collabora con le piĆ¹ grandi testate giornalistiche italiane e dovrebbe essere la piĆ¹ obiettiva possibile. Certo anche io non ero a Cana, non posso sapere ne giudicare, ma davanti ai corpi dilaniati di vite ormai spezzate non posso agire con una tale e schifosa superficialitĆ . I fatti possono differire dalle testimonianze, ma i morti sono sempre reali.