23 gennaio 2007


Armiamoci e partiamo

Questi ultimi giorni ho provato più volte a buttar giù due righe, ho tentato di capire cosa per me fosse importante dire, ma alla fine mi sono ritrovato a cancellare di colpo tutte le parole vuote scritte. Mi sono reso conto che forse non c'è più molto da dire. Certo si può parlare del freddo che non arriva, del grande uragano che ha colpito il nord Europa, oppure firmare l'ennesimo commento sulla strage di Erba. Sinceramente non me la sono sentita. Non ho avuto la forza di commentare una cosa così macabra e non voglio farlo nemmeno adesso. Rispetto il dolore dei familiari e questo è tutto.

Guardando più attentamente gli editoriali e le nuove false notizie dei giornali, si intravedono ormai gli scenari di guerra dei prossimi mesi. Il buon governo di pace targato centro-sinistra??? si accapiglia a chiacchiere per tentare di far sentire le flebili e inutili voci che chiedono il non-rifinanziamento della missione afgana e la contrarietà all'ampliamento della base di Vicenza. Tutti buoni propositi che si scontrano con la dura e cruda realtà. La realtà che vuole l'Italia schiava degli Stati Uniti e vuole il governo in balia della comunità europea. Alla fine delle manifestazioni e delle parole, la base Nato verrà ampliata, le testate nucleari e gli armamenti americani continueranno ad essere presenti sul territorio italiano e l'Italia continuerà l'inutile missione di guerra in Afghanistan.

Del resto andare contro gli interessi americani e neo-conservatori significherebbe venir meno agli accordi internazionali e cancellare 50 anni di storia. Mi chiedo se seguiremo gli Stati Uniti fino nel profondo baratro oppure avremo la forza di tirarci indietro all'ultimo istante. Quello che i bravi politici italiani non ci dicono è che migliaia di soldati stanno arrivando nel golfo persico per dare manforte all'imminente e probabile attacco (nucleare) all'Iran. I disordini iracheni, libanesi e afgani di questi giorni servono solo per addolcire questo insensato invio di truppe. Tutto sembra scritto. Manca soltanto l'ultimo grande pretesto per sferrare il primo attacco. Come già scritto tante volte non mi meraviglierei se fra qualche giorno ci fosse un nuovo 11 Settembre o qualcosa di simile, ovviamente targato Al-CIAeda-IRAN. La destabilizzazione dell'intero medioriente è stata instaurata ad arte per creare uno scenario di guerra infinito. Del resto l'obiettivo finale dei neo-cons israelo-americani resta la grande Cina e la sua affermazione economica e militare. Il risiko degli stati confinanti prosegue inesorabile senza grandi problemi, se pur con molte più difficoltà del previsto. Il signor peggior presidente degli Stati Uniti sferrerà contro tutto e tutti l'ultimo attacco ad uno stato sovrano perché questo gli viene chiesto dalle lobby del potere americano, perchè il petrolio iraniano è necessario a riempire i serbatoi dei suv stelle e strisce e perché è l'unica cosa che sa fare.

Inoltre la conquista del territorio iraniano consentirebbe di riportare gli scambi del petro-dollaro a buoni livelli. Da tempo la svalutazione del dollaro infatti sta pesando sull'economia statunitense e la sta strangolando senza pietà. Sempre più Stati infatti guardano a scambi in euro, con relative agevolazioni e maggiore stabilità monetaria.

Tutto questo giocare con la vita di innocenti, di bambini che verranno dilaniati dalle bombe mi riempie di tristezza e mi getta nello sconforto più totale. Spero solo che i Maya abbiano ragione è che il 2012 sia un anno di rinascita del mondo in senso spirituale e di pace fra tutti i popoli della terra.

Non ci resta che alzare lo sguardo al cielo e augurarsi che qualcuno venga a salvarci... magari in una giornata senza nuvole artificiali, o come meglio le chiamano i nostri cari governanti, normali scie di condensazione.