7 giugno 2007


La semina degli armamenti

Finalmente un colloquio costruttivo, i due presidenti si sono scambiati parole di distensione dopo le critiche dei giorni scorsi. Sembra abbiano trovato un accordo sullo scudo spaziale e un sostanziale compromesso il materia di clima mondiale. Queste stupende parole hanno un significato ben preciso. Gli USA continueranno a piantare basi militari, ampliare le esistenti e potenziare le installazioni missilistiche in tutta Europa, la Russia continuerà la ormai nuova politica di ri-armamento, la più grande dalla guerra fredda e noi poveri imbecilli staremo a guardare le bombe che ci pioveranno in testa, quando sarà giunto il momento di sganciarle. Si continua a parlare di misure preventive, di sicurezza nazionale e prevenzione verso attacchi terroristici, ma nel modo più sbagliato possibile. Aumentare le strutture di difesa significa aumentare il rischio di attacchi ed un eventuale scenario di guerra mondiale. Del resto le corporazioni produttrici di armi dovranno pur pagare gli stipendi ai propri dipendenti, non sembra giusto lasciare senza stipendio un povero operaio, che diligentemente costruisce testate nucleari e mine antiuomo, appositamente assemblate per distruggere le vite di centinaia di bambini. Aumentano le spese militari italiane e di tutti i Paesi NATO. Pur non essendo uno storico, ne un analista internazionale, tutto questo mi sembra chiaro e limpido. Possibile che le persone non se ne rendano conto? Possibile che ci si preoccupa se i nostri figli escano con persone poco raccomandabili, si facciano una canna, oppure prendano un brutto voto a scuola e non ci preoccupiamo di quello che ogni giorno respirano, quello che mangiano e quello che la nostra cultura materialistica gli inculca nei cervelli sempre più lobotomizzati? Possibile che non si parli di null’altro che cavolate da prima pagina, come la farsa del voto di ieri al Senato? Forse è possibile, anzi è la realtà. Siamo coperti da nuvole chimiche che annebbiano i nostri sensi, temiamo il diverso e ci chiudiamo in tribù sempre più classiste e distaccate dalla realtà, facciamo di tutto per apparire e nulla per essere migliori. Quando la semina degli armamenti avrà fine, qualcuno accenderà la miccia (magari qualcuno con un bel velo sul volto), il resto sarà solo distruzione e morte.