16 luglio 2007


La vendetta del toro

Il torero spagnolo Luis Francisco Espla è stato gravemente ferito in una corrida. Dopo aver giocato a lungo con il toro, il malcapitato si è trovato a terra con gravi ferite. Il toro questa volta si è preso la rivincita di tutte le umiliazioni subite dal torero. La corrida e le altre manifestazioni folcloristiche che si svolgono in giro per il mondo, sono un modo per umiliare e uccidere povere bestie prive di colpa. Nonostante sia favorevole al mantenimento delle tradizioni locali tramandate per anni, mi piacerebbe vedere persone mature che trasformino queste carneficine in semplici spettacoli ludici, senza l'utilizzo di animali, ne la necessaria barbarie che essi subiscono. Succede a Pamplona, a Siena, in Spagna, tra i combattimenti di cani e galli, il massacro delle foche, succede ovunque l'uomo si abbassi alla sua più infima realtà di bestia. Gli animali possiedono un corpo fisico e provano emozioni e dolore come noi esseri umani, questi spettacoli non giustificano così tanto odio e ira nei loro confronti. Quando leggo di qualche torero incornato, mi viene da sorridere, penso che per una volta la natura si è presa la rivincita, da chi vuole a tutti i costi rovinarne la bellezza. Siamo frutto di un mondo che incita alla violenza, alla disparità e alla lotta per il potere. Siamo imbarbariti da film e notiziari di cronaca nera che fanno rabbrividire persino il più abile scrittore di film horror, siamo alle prese con una società che usa il sopruso per accrescere il suo potere a scapito dei più deboli. Tutta questa violenza, prima o poi tornerà indietro come un boomerang, prima o poi la natura ci porterà il conto, a quel punto non basterà una spada da torero a salvarci la pelle.