27 aprile 2012


Mari e monti

Sapete dove si trovava oggi il presidente del consiglio? Era impegnato a discutere di piani di sicurezza con il capo della Nato, a Roma. L’impegno italiano sarà duraturo anche dopo il 2014, le nostre truppe si occuperanno di formazione delle forze di polizia afgane. Mentre gli italiani si suicidano per le politiche di questo signore, noi investiamo le nostre tasse per finanziare la guerra infinita, cosa che tra l’altro ci riesce male e peggio di qualunque altro Stato. I nostri soldati sono i primi a morire sul campo, molto spesso per incapacità manifesta o errori umani. Del resto ogni tanto può capitare che la vittima di turno faccia saltare un blindato o spari a qualcuno con la divisa, fa parte del gioco. Peccato che molti di quelli che partono in missione lo fanno per soldi, altri purtroppo solo per il proprio ego militare da supercazzoni. 

Ripudio e ripudierò finché vivrò la guerra e le finte missioni di pace, anche perché fino a prova contraria vengono finanziate anche dai miei soldi e francamente come tanti altri, sono stanco di dover pagare per questo. Prima o poi le banche si riprenderanno tutte le case di loro proprietà, le persone si troveranno a mangiare tutte alla caritas (o similari) mentre i nostri aerei da combattimento sono pronti per partire al comando del primo americano di turno. Tutto questo avrà una fine e un giorno tutto verrà pagato, con la vita e con la Giustizia, che non sarà espressa in un’aula di tribunale, luogo ormai privo di ogni forma di dignità e rispetto della persona. Quando fra pochi mesi qualcuno sparerà al padroncino di turno, non meravigliatevi, è solo il corso degli eventi, la normale esecuzione del programma di governo. Ci saranno agenti pronti per questa evenienza, già addestrati per prendervi e portarvi in luoghi sicuri, dove cospargervi di calce e coprirvi di terra affinché nessuno possa sentire i lamenti. Ma ogni luogo e ogni persona che avrà la responsabilità di tutto questo verrà ripagata con immense sofferenze, prima di cedere il posto alla morte infinita che li attende.