11 aprile 2012


Perchè non morite?

Ogni giorno sento lamentele di chi vive nel mondo della ormai quotidiana “crisi”. Niente lavoro, amarezza e delusione profonda verso lo Stato e verso le istituzioni, disprezzo per la politica e l’economia e tante altre brutte cose tutte insieme. Sento queste parole da persone di ogni tipo ed estrazione sociale. Il giovane si lamenta perché è giovane e penalizzato, il padre di famiglia si lamenta perché non riesce a mantenere i figli giovani e penalizzati e i vecchietti non capiscono come usare il bancomat per prelevare la pensione a rate. Ogni giorno si parla di spread, di welfare, di crescita, ma amici miei vi stanno prendendo in giro dalla mattina alla sera. Loro vi faranno lavorare fin quando le vostra ossa si sgretoleranno dalla fatica e dallo sforzo, fin quando avrete la forza di respirare lo smog delle città o guidare la vostra utilitaria fino a novant’anni… ma in fondo in fondo nella loro mente, vogliono solo una cosa: vogliono che appena riuscite ad andare in pensione voi moriate nell’arco di 3-6 mesi. Perché questa è l’unica vera alternativa economica per il risanamento dell’Unione Europea, un popolo di schiavi lavoratori, che muoiono dopo aver dato tutto per tutta la vita.

Quindi se ancora vi rimane un po’ di amor patrio e di buon senso, abbiate cura di morire in fretta, fatelo almeno per chi come i vostri figli nemmeno se lo potrà permettere, perché in fondo non riuscirà mai a lavorare per 45 anni. È un beneficio di pochi, un opportunità che il vostro governo vi sta regalando per il bene del Paese. Fossi in voi non ci penserei due volte, mi darei da fare per trapassare il più presto possibile…