25 agosto 2016


Agape



Dedicato a tutti i veri figli di Eloah nel mondo, tutti coloro che imparano ai piedi del legno, tutti coloro che si umiliano di fronte alla potente mano del Padre Celeste, a tutti coloro le cui vite sono distrutte, a tutti quelli che sono stati separati dal mondo e sono in ginocchio di fronte all'Agnello, a tutti coloro che vivono la potenza del Regno del Padre e lodano giorno e notte la Sua Creazione, a tutti i Santi che attendono che la Giustizia prenda il potere finale su questo sistema di cose, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, la Volontà del Padre.

Quanti di noi si sono innamorati nella vita? 

Quanti hanno veramente compreso il significato vero dell’amore? 

Ci illudiamo di conoscere il nostro compagno/a e in lui riponiamo ogni aspettativa, ci aspettiamo che lui/lei compensi tutte le nostre piccole imperfezioni, vogliamo che sia madre, padre, compagno, servo, protettore e tutto ciò che di buono possa arrecare alla nostra vita pace e serenità interiore.

Cos'è l’amore? 

L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. (1Corinzi 13:4-7) 

La realtà purtroppo è diversa, i rapporti umani sono basati su un tipo di amore molto carnale, sono sempre vincolati a logiche di possesso e rendiconto personale. Non siamo uomini o donne indipendenti e cerchiamo l’indipendenza in altre persone che a loro volta la cercano altrove. Ci incamminiamo in esperienze che portano sempre allo stesso risultato finale. Dopo mesi o anni tutto ritorna allo stato iniziale, ci sentiamo insoddisfatti, pieni di dubbi e paure… 

Cosa insegna la Fonte del vero amore? 

Questo è scritto e insegnato dal MessYAH in molti modi, ognuno dei quali libera profondamente la nostra coscienza. 

Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. (Salmi 23:3) 

Nel suo Corpo noi siamo veramente liberi di amare, siamo veramente liberi di essere così come il Padre della Creazione ha voluto che fossimo già prima della nostra nascita. Yahushua ha scarificato la sua vita sul palo, ha preso le sofferenze e le miserie dell’uomo e le ha inchiodate sul legno, una volta per tutte ha vinto ogni miseria umana. 

Yahushua è morto, una volta per sempre, per i peccati degli uomini. Era innocente, eppure è morto per i malvagi, per riportarvi a Eloah. Egli è stato ucciso nel corpo, ma lo Spirito di Eloah lo ha fatto risorgere. (1Pietro 3:18) 

Quale è questo amore che tutti cercano? 

Quale è il suo profondo significato? 

Molti lo cercano nei piaceri, nelle dipendenze e nelle esperienze più disparate, ma in realtà è tutto molto più semplice. L’amore è comprensibile solo quando noi rinunciamo a tutto quello che siamo e abbiamo, in funzione di chi ci dona la vita stessa. 

Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza dell’Ha’MashYah Yahushua, mio Adonay, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare il MessYah. (Filippesi 3:8) 

L’amore è solo la manifestazione stessa della vita di Yahushua, perché in ogni singolo istante della sua missione terrena è stato puro amore. Quando riprendeva, quando insegnava, quando si inchinava alla volontà del Padre, quando edificava, quando confortava, quando Lui si caricava di ogni male, lì c’era sempre la fonte del vero amore. 

L'amore consiste nel vivere secondo i comandamenti di Dio. E questo è il comandamento che vi è stato insegnato fin dal principio: che viviate nell'amore. (2Giovanni 1:6) 

Perché oggi è difficile che questa legge venga scritta nel nostro cuore? 

Yahushua se ne accorse e disse loro: Perché state a discutere del non aver pane? Non riflettete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? (Marco 8:17) 

Perché crediamo che l’amore sia qualcosa che nasca da noi stessi, che sia il frutto della nostra esistenza, in realtà l’amore quello vero non può che discendere dall’unica fonte universale, il Padre Celeste Yahuveh. 

Ho avuto fiducia nel tuo amore: il mio cuore è in festa, perché mi hai salvato, a te canto, Adonay, per il bene che mi hai fatto. (Salmi 13:6) 

Chi ama non ha paura, non ha nessuna aspettativa e nessun obiettivo, ma soffre profondamente per tutti coloro che non lo comprendono profondamente. Vive in pace, il suo spirito è calmo e paziente, ma vive ogni singola offesa e contrizione di chi è fuori da questo sentimento, ogni suo pensiero, ogni sua azione viene ispirata dalla vera fonte originale e non può che esprimere il totale e disinteressato aspetto della stessa fonte. 

Perché chi vive nell'amore di Eloah non ha paura. Anzi, l'amore perfetto caccia via la paura. Chi ha paura si aspetta un castigo, e non vive nell'amore di Eloah in maniera perfetta. (1Giovanni 4:18) 

Il MessYAH era spesso molto duro con i suoi, molto spesso li riprendeva come un padre riprende i propri figli, come un insegnante disciplina i propri allievi, questo non viene mai compreso a fondo, proprio perché l’amore del mondo si basa sulla menzogna e sull'ipocrisia umana. 

Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. (Giovanni 15:13) 

Chi ama veramente è una sola cosa con Yah, in Lui vive e in Lui si manifesta. Non c’è più separazione fra il corpo e lo Spirito, ogni cosa vive di questo amore. 

Io e il Padre siamo una cosa sola. (Giovanni 10:30) 

Se ogni uomo o donna avesse un vero rapporto con il Creatore dei mondi in Spirito e Verità, potrebbe godere di ogni benedizione, poiché il posto dei Figli è nella famiglia del Padre, nessun figlio è escluso da questa eredità spirituale, nessun figlio è bastardo se è amato dal Padre. 

E dal momento che siamo suoi figli, parteciperemo anche dell'eredità che Eloah ha promesso al suo popolo: saremo eredi insieme con l’Ha’MashYah perché, se soffriamo con lui, parteciperemo anche con lui alla gloria. (Romani 8:17) 

Il Padre non lascia i propri figli allo sbando, non li lascia fare ciò che vogliono, invece li conduce sulla Via stretta per essere perfezionati dal suo potente Spirito. 

Chi tiene conto della correzione, segue il cammino della vita; ma chi non fa caso della riprensione, si smarrisce. (Proverbi 10:17) 

Essere Figli di Eloah è un vero privilegio ed amore, nessun uomo potrà mai ripagare questo dono neanche in tutta la propria vita, perché l’amore di Yah è irraggiungibile e inarrivabile, non può essere compreso ne misurato, non può essere contenuto ne catalogato, è la pura essenza del divenire...

(YHVH = IO MOSTRERÃ’ D’ESSERE CIÃ’ CHE MOSTRERÃ’ D’ESSERE)

Quindi non cerchiamo l’amore del mondo, cerchiamo piuttosto l’amore di Yah attraverso il suo Unigenito Yahushua, in Lui c’è il compimento della perfezione del Padre e solo in Lui esiste veramente la comprensione dell’amore. 

Padre, voglio che dove sono io siano anche quelli che tu mi hai dato, perché vedano la gloria che tu mi hai dato: infatti tu mi hai amato ancora prima della creazione del mondo. (Giovanni 17:24) 

Per questo i veri discepoli (natsarym) sono un solo corpo, una sola cosa, una sola famiglia, qualcosa che vive della Parola del MessYAH e in essa si compie giorno per giorno, secondo la Sua volontà. 

Così egli prepara il popolo di Eloah per il servizio che deve compiere. E così si costruisce il corpo del MessYAH, fino a quando tutti assieme arriveremo all'unità, con la stessa fede e con la stessa conoscenza del Figlio di Eloah; finché saremo giunti alla perfezione, a misura dell'infinita grandezza dell’Ha’MashYah che riempie l'universo. (Efesini 4:12-13) 

In Verità


10 agosto 2016


Pentirsi

L’umanità sta entrando in un periodo di grande giudizio, un periodo molto difficile e doloroso. Non c'è niente che si possa fare per fermare questo periodo di purificazione, è già sulle nostre teste, quindi è necessario umiliarsi sotto la potente mano dell’Adonay, che conosce il piano perfetto per ognuno di noi. 

Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Eloah; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Eloah? (1Pietro 4:17) 

Non è possibile rifiutare questi cambiamenti, è necessario permettere che tutto ciò avvenga, perché alla fine sarà perfetto nel Disegno del Padre, che conosce ogni cosa buona per noi. 

Volgetevi ad ascoltare la mia correzione; ecco, io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole. (Proverbi 1:23) 

Non possiamo perseverare nel fallimento del peccato, questo non è compatibile con la Luce del MessYAH, non c’è comunione fra tenebre e Luce. 

Ma come colui che vi ha chiamati è Santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono Santo» (1Pietro 1:15) 

Seguire lo Spirito Santo significa amare la Parola, adottare ogni suo insegnamento, avere la costanza in ogni suo comandamento, affinché tutto si compia così come è stato indicato per la nostra salvezza. Torniamo al Padre, offriamo il nostro sacrificio quotidiano alla Sua Gloria. 

Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l'hanno esposta alla morte. (Rivelazione 12:11) 

Yahushua desidera la nostra purezza, la nostra separazione dal mondo, per poterci donare il suo Regno, per lasciare che questo avvenga senza dolori, perché il dolore nasce se ci opponiamo al cambiamento, se vogliamo gestire la vita secondo i nostri cuori, invece che lasciare che questo avvenga secondo un Piano Superiore. 

Da quel tempo Yahushua cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino». (Matteo 4:17) 

Non cerchiamo l’approvazione del mondo, non cerchiamo di capire, non cerchiamo di ottenere qualcosa, non cerchiamo la conoscenza, non tentiamo di capire i misteri, non abbandoniamo i nostri pensieri al nostro egoismo, non abbandoniamo i precetti, non abbandoniamo l’agape profondo che lega tutti i fratelli nel mondo… perché presto il Corpo verrà duramente percosso per poi essere ricostituito una volta per sempre in tutta la sua perfetta forma. 

Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati e affinché vengano dalla presenza dell’Adonay dei tempi di ristoro e che egli mandi il MessYAH che vi è stato predestinato, cioè Yahushua. (Atti 3:19-20) 

In verità

8 agosto 2016


Fratelli

Cosa direbbe oggi Isaia o Geremia se entrasse in una delle tante chiese di pietra? Cosa farebbe Elia se avesse una contesa con qualcuno che va contro la Parola di Eloah? Cosa direbbe Yahushua se entrasse in una delle tante moderne sinagoghe di satana? Beh il loro parlare sarebbe duro, la loro parola sarebbe come una lama a doppio taglio, una spada che divide e separa la Verità dalla menzogna.

Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? (Matteo 23:33) 

Siamo abituati tutti all’ipocrisia nel parlare e nell’adulare il prossimo, siamo codardi di fronte alla Verità, non riusciamo a dire si quando è si e no quando è no. In fin dei conti è semplice, nessun compromesso con la menzogna e il suo padrone a capo di questo sistema. Nessuna ignavia, nessuna apostasia per la nostra piccola gratificazione personale. 

Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste. (Matteo 5:48) 

Uomini e donne che dovrebbero essere fratelli si scannano come nell’arena del Colosseo, diventano fiere feroci per avere la meglio l'uno sull’altra. Ma è veramente questo l’insegnamento del MessYAH? Siamo sicuri di essere veramente nella Verità? 

Tutto questo non ti succede forse perché hai abbandonato Yahuveh, il tuo Eloah, mentre egli ti guidava per la buona via? (Geremia 2:17) 

Molti si sentono pizzicati e toccati nel profondo anche quando non vengono interpellati, proprio perché il loro spirito li porta al conflitto, nella maggior parte dei casi neanche se ne rendono conto. Un fratello vero edifica e unisce la Verità in un solo corpo, non ama le dispute sul nulla, non perde tempo con gli attacchi personali, ma fa della sua condotta l’esempio per tutti gli altri, è studioso e confronta ogni sua idea con la Parola, medita, pondera e alla fine condivide con altri fratelli in Spirito e Verità. 

Ma il comandamento che Eloah ci ha dato è questo: chi ama Eloah deve amare anche i fratelli. (1Giovanni 4:21) 

Molti si preoccupano di evangelizzare tutto e tutti, corrono da una parte all’altra dei loro regni virtuali per portare la loro verità, si rinchiudono in mondi invisibili per sentirsi al sicuro. Un computer e tutti sono diventati profeti moderni, però sempre e solo dietro un monitor. Siamo sicuri che sia la vera Via? Se in noi non c’è lo Spirito del Padre, possiamo credere di essere ciò che vogliamo, ma non perverremo mai all’accurata conoscenza delle sue rivelazioni. Perché il MessYAH dona a chi vuole e a chi reputa degno e fedele. Gli altri si illudono di comprendere, ma sono solo ingannati dalla propria mente. 

Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiamo fare? E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Yahushua Ha’Mashyah, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. (Atti 2:37-38) 

Un fratello non contende, si abbassa sotto il legno del MessYAH per ricevere la sua grazia, sempre e solo se è nella Sua Volontà. Non si abbatte nello Spirito, trasforma ogni occasione in una occasione di crescita, prende ogni prova e la offre come sacrificio gradito, perché comprende il Sacrificio estremo del suo Maestro. 

Vivete nell'amore, prendendo esempio dal MessYAH, il quale ci ha amati fino a dare la sua vita per noi, offrendola come un sacrificio gradito a Eloah. (Efesini 5:2) 

Tutti verranno stanati dalle loro gabbie invisibili, in mille modi il Padre sta operando in questo sistema, per smantellare ogni pezzo di Babilonia e azzerare tutte le potestà che per secoli e secoli sono dietro ai potenti della terra. Il Re dei Re si manifesterà in tutta la Sua Potenza, arriverà ad ogni singola persona sulla faccia della terra, nessuno scamperà da questo giudizio. E’ tempo di unire le membra in un solo corpo, affinché la sposa sia pronta per incontrare il suo Re. 

Cosí noi, che siamo molti, siamo un solo corpo nel MessYAH, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. (Romani 12:5)

In VeritÃ